sabato 7 febbraio 2009

Attentato alla Costituzione


E quindi in un modo o nell'altro ci siamo arrivati , le nostre paure erano fondate ed il Premier non ha fatto altro che confermare la sua oscena linea di condotta . Secondo alcune dichiarazioni riportate sul Corriere e su Repubblica Berlusconi definisce la Costituzione filo-sovietica , e la sua stesura non poteva che definirsi ideologizzata !!! Insomma come al solito questo nanetto da circo vede comunisti anche i padri costituenti , coloro che ci hanno dato una Carta costituzionale che ancora oggi regge le fondamenta del nostro paese , quella stessa Carta, che con il pretesto di una povera anima come Eluana , presa di mira da un ducetto da quattro soldi il quale ha come unica meta il potere assoluto e che quindi vede nella Costituzione un impedimento alla sua sete di potere e quindi la vuole stracciare per rifarne una a sua immagine e somiglianza cosicchè le porcherie che combina saranno già previste da una nuova , fulgida e berlusconiana carta costituente . Non so se si sia configurato reato ( anche se si cosa gli si potrebbe fare dato che si è protetto le chiappe con lo scudo spaziale ) , non sono un giurista o un esperto ma credo che come minimo lo si possa accusare di vilipendio alla Costituzione e via dicendo. Ormai ha perso ogni forma di decenza e spara a zero su tutto e su tutti , bisognerebbe ricordare a questo squallido individuo che tantissime persone sono morte per arrivare alla stesura della Costituzione e di certo non sarà un imprenditore convinto di potere avere tutto e tutti a porre fine ad un documento che rende l'Italia una Repubblica democratica , i cittadini sono più svegli che mai e sono quanto mai incazzati per tutto questo ciarpame mediatico di cui questo omuncolo è il principale artefice. Italiani è ora di prendere una decisione . Saluti.

mercoledì 4 febbraio 2009

Il Ministro Tre-morti in fuga da Davos



Ecco le prime avvisaglie delle grandi fughe di massa dei politici , presto vedremo anche i vari nani , russe , frattine , streghe gasparelle e troie al seguito darsela a gambe non solo dai giornalisti seri ,che savi di offrire un servizio pubblico fanno dell'etica professionale un punto fermo e non un punto cazzo, ma anche dai cittadini inferociti per ogni qualsivoglia motivo .. sceglietene uno a caso tanto indovinate.....

Ecco un elenco di domande che un giornalista serio non deve fare , si tenga sullo stretto necessario , per esempio " Che hai mangiato oggi " , "Come sta la sciura" , "L'amante come va" , "Ad Arcore che tempo" fa" ... insomma le solite lecchinerie ... state certi che il maiale di turno starà li a crogiolarsi davanti alle telecamere convinto di essere il re del mondo ! Un pò come la strega gasparella che ogni 2 e 3 è sempre li a farmi passare l'appetito . Incazzatevi italiani!!!

- Geronzi
- Alitalia
- Debito pubblico
- Finanza creativa
- Rientro dei capitali dall'estero
- Unicredit, ma anche Banca Intesa San Paolo
- Conti dormienti
- Trasparenza bancaria
- Conflitti di interessi
- Falso in bilancio
- Elusione fiscale
- Condoni
- Parmalat
-Tango bond
- Draghi
- Default dello Stato italiano
- Fallimento dei Comuni italiani
- INPS
- Crescita del PIL nel 2009, ma anche nel 2010
- Asta 2009 dei titoli di Stato

giovedì 22 gennaio 2009

Il testo integrale della lettera dei magistrati di Salerno



















Da : http://toghe.blogspot.com/2009/01/il-testo-integrale-della-lettera-dei.html

Riporto la lettera con la quale i magistrati di Salerno esprimono tutto il loro sconcerto per le porcherie esecutive adottate dal CSM su imbeccata del Ministro Alfano..... povera Italia.!!!


Alla Giunta Sezionale dell’A.N.M.
di Salerno

Al Comitato Direttivo Centrale dell’A.N.M.
Roma



La notizia delle decisioni adottate della Sezione Disciplinare del CSM in data 19 gennaio 2009, nei confronti del Procuratore Della Repubblica di Salerno, Luigi Apicella, e dei Sostituti Procuratore Dionigio Verasani e Gabriella Nuzzi, ha destato sconcerto e preoccupazione nei magistrati in servizio presso la Procura della Repubblica di Salerno.

La gravità e l’urgenza delle sanzioni cautelari adottate nei confronti dei predetti colleghi ha sconvolto non solo l’organizzazione della Procura della Repubblica di Salerno, ma anche le nostre coscienze, considerato che abbiamo potuto apprezzare la indiscutibile professionalità, serietà, onestà e correttezza degli stessi durante i lunghi periodi di lavoro comune.

Contrariamente a quanto affermato dal presidente dell’ANM all’indomani di dette decisioni, non ci sentiamo di sostenere con eguale convinzione che nel caso di specie “il sistema” abbia dimostrato di avere adeguati “anticorpi”, anche perché gli stessi provvedimenti di perquisizione e sequestro valutati negativamente in sede disciplinare hanno ricevuto, invece, un diverso giudizio in sede di impugnazione dal Tribunale competente che ne ha confermato la legittimità.

Ciò premesso ci chiediamo e vi chiediamo, non solo nella qualità di magistrati della Procura della Repubblica di Salerno, ma anche di cittadini italiani, quali siano gli attuali limiti della autonomia ed indipendenza della magistratura, se provvedimenti giudiziari vengono valutati così diversamente nelle deputate sedi processuali e disciplinari al punto da anticipare alla fase cautelare sanzioni tanto gravi, soprattutto la sospensione dalle funzioni di Magistrato del dott. Apicella, che non hanno certo numerosi precedenti simili nella storia della Sezione Disciplinare del CSM.

Non possiamo non esprimere, pertanto la nostra preoccupazione, non solo per il futuro di questa Procura, ma dell’intera magistratura e, quindi, chiediamo che chiediamo che venga al più presto convocata una assemblea urgente e straordinaria per confrontarci e chiarirci tutti insieme sugli attuali e futuri contenuti della autonomia e indipendenza della Magistratura Italiana.

Salerno, 20 gennaio 2009

I magistrati della Procura della Repubblica di Salerno

Enrico D’Auria
Erminio Rinaldi
Umberto Zampoli
Antonio Centore
Luigi D’Alessio
Rosa Volpe
Maurizio Cardea
Vallevardina Cassaniello
Mariella De Masellis
Angelo Frattini
Domenica Gambardella
Patrizia Gambardella
Vincenzo Montemurro
Rocco Alfano
Roberto Penna
Maria Carmela Polito
Vincenzo Senatore
Carmine Oliveri
Maria Chiara Minerva
Cristina Giusti
Ernesto Sassano
Elena Cosentino
Marinella Guglielmotti
Antonio Cantarella
Regina Elefante

Ieri il tritolo, oggi le carte bollate (e truccate)


Riporto un articolo di Carlo Vulpio direttamente dal suo blog . Non occorre commentare oltre credo. La mia stima ed il mio sostegno morale vanno senza esitazione alla Dott.ssa Nuzzi al Dott. Apicella ed al Dott. Verasani ; non mollate mai , anche nei momenti più bui c'è sempre un filo di luce che ci illumina la strada. Questo regime degno del più nero fascio non sarà la nostra tomba ne la tomba della libertà , della giustizia e della legalità , ma sarà la loro , saranno loro a soccombere sotto il peso delle loro bugie dei loro soprusi delle loro malefatte. Tenete botta , mollare .. MAI!!!

Testo dell'articolo di Carlo Vulpio:

E’ tutto chiaro, ma così chiaro, che non serve nemmeno spiegare. Il Csm manda via da Salerno i pubblici ministeri Luigi Apicella, Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani poiché “colpevoli” di avere rispettato la legge, come hanno confermato tre giudici di un tribunale del Riesame della Repubblica italiana.

E’ come affermare il principio che chi non ha rubato o non ha ucciso deve andare in galera, anche in presenza della sentenza di un tribunale che attesti che quella persona non ha rubato e non ha ucciso.

E’ tutto chiaro, ma così chiaro, che non serve nemmeno spiegare. I tre magistrati di Salerno sono stati mandati via dal Csm - e il procuratore Apicella è stato addirittura sospeso dallo stipendio, come non è mai stato deciso nemmeno di fronte a casi evidenti di corruzione - perché hanno fatto il proprio dovere.

Un ministro, quello della Giustizia, Angelino Alfano, si è arrogato un potere che non ha, giudicando “abnorme” e “carente di equilibrio” il provvedimento di perquisizione e sequestro emesso dai magistrati di Salerno nei confronti di magistrati inquisiti di Catanzaro, e il Csm ha risposto: “Obbedisco”. A nulla è valso che il tribunale del Riesame abbia giudicato rispettoso della legge quel provvedimento dei magistrati salernitani. Il Csm ha eseguito e l’Anm ha approvato. Mentre il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che è anche presidente del Csm, non dice una parola. Ma va in Calabria, dove, qualche giorno fa, non manca di sollecitare la gente, che per un momento aveva creduto che fossimo tutti uguali di fronte alla legge, a “reagire contro il crimine organizzato”, con il relativo corollario di insopportabili blablabla.

E’ tutto chiaro, ma così chiaro, che non serve nemmeno spiegare. Quest’altra pagina nera dimostra, se ce ne fosse bisogno, non solo che ci sono mandanti ed esecutori, ma anche chi sono gli uni e chi sono gli altri.

Non c’è alcuno scontro tra politica e magistratura. Al contrario, esse sono alleate nell’opera di eliminazione – ieri con il tritolo, oggi con le carte bollate, e truccate – dei magistrati che fanno il proprio dovere, e in modo particolare di quei magistrati che fanno il proprio dovere nei confronti di altri magistrati, spezzando così un corporativismo omertoso ormai oltre ogni soglia di sopportabilità.

La prova, se anche di questa ci fosse bisogno, è in due fatti semplici. Il commento del presidente dell’Anm, Luca Palamara – che quando faceva il pm a Reggio Calabria è stato al centro di feroci polemiche su alcuni procedimenti insabbiati –, e la “purga” della notizia operata all’unisono da giornali e tv.

Palamara ha dichiarato che “il sistema ha saputo reagire, mostrando di avere gli anticorpi necessari” (giusto: il sistema, quello a cui lui appartiene), mentre nessun servizio giornalistico ha osato ricordare che il provvedimento dei magistrati di Salerno alla base della richiesta di trasferimento dei medesimi era stato giudicato conforme alla legge dal tribunale del Riesame.

E’ tutto chiaro, ma così chiaro, che non serve sprecare parole, ma agire. Ciò che è accaduto ha fatto saltare, ancora una volta, ancora di più, le regole alla base di ogni patto tra governati e governanti.

Questa decisione del Csm sui pm di Salerno è la dimostrazione che si può fare tutto. Anche piombare nelle nostre e vostre case, per esempio, e arrestarci, arrestarvi, in nome della legge e in nome del popolo italiano. E allora, democraticamente e pacificamente, occorre agire. Tutti i blogger, tutti i siti web, noti e meno noti, tutte le associazioni e tutte le persone di buona volontà, note e meno note, che stanno fuori ma anche dentro ai partiti dovrebbero organizzarsi e far sentire la propria voce.

Se l’Italia non sarà capace di questo gesto minimo di ribellione democratica, allora vuol dire che l’Italia è un Paese già morto e non lo sa.


http://www.carlovulpio.it/Lists/PRIMO%20PIANO/DispForm.aspx?ID=14&Source=http%3A%2F%2Fwww.carlovulpio.it%2Fdefault.aspx

L'addio all'Anm della Pm di Salerno Gabriella Nuzzi, trasferita dal Csm


















RIPORTO DAL SITO : http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/

FACCIAMO GIRARE QUESTA TRISTE E DRAMMATICA TESTIMONIANZA , PROVA E RIPROVA DELLA MORTE DEMOCRATICA DI QUESTA ORMAI DEFUNTA REPUBBLICA.

Questa è la lettera che Gabriella Nuzzi - pubblico ministero a Salerno, trasferita dal suo ufficio dal Csm su richiesta del ministro Alfano per aver osato indagare sul malaffare giudiziario di Catanzaro che aveva già espulso come un corpo estraneo Luigi De Magistris - ha inviato al presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Luca Palamara, annunciandogli le sue dimissioni dal sindacato delle toghe, che si è schierato dalla parte del ministro e del Csm. E' un documento che parla da sè, per la sua dolente onestà intellettuale e per la sua drammatica rappresentatività della notte che avvolge la nostra democrazia.
m.t.

Alla Associazione Nazionale Magistrati - Roma

"Signor Presidente,
Le comunico, con questa mia, l’irrevocabile decisione di lasciare l’Associazione Nazionale Magistrati.
Il plauso da Lei pubblicamente reso all’ingiustizia subita, per mano politica, da noi Magistrati della Procura della Repubblica di Salerno è per me insopportabilmente oltraggioso.
Oltraggioso per la mia dignità di Persona e di essere Magistrato.
Sono stata, nel generale vile silenzio, pubblicamente ingiuriata; incolpata di ignoranza, negligenza, spregiudicatezza, assenza del senso delle istituzioni; infine, allontanata dalla mia sede e privata delle funzioni inquirenti, così, in un battito di ciglia, sulla base del nulla giuridico e di un processo sommario.

Per bocca sua e dei suoi amici e colleghi, la posizione dell’Associazione era già nota, sin dall’inizio.

Quale la colpa? Avere, contrariamente alla profusa apparenza, doverosamente adottato ed eseguito atti giudiziari legittimi e necessari, tali ritenuti nelle sedi giurisdizionali competenti.
Avere risposto ad istanze di verità e di giustizia. Avere accertato una sconcertante realtà che, però, doveva rimanere occultata.

Né lei, né alcuno dei componenti dell’associazione che oggi degnamente rappresenta ha sentito l’esigenza di capire e spiegare ciò che è davvero accaduto, la gravità e drammaticità di una vicenda che chiama a riflessioni profonde l’intera Magistratura, sul suo passato, su ciò che è, sul suo futuro; e non certo nell’interesse personale del singolo o del suo sponsor associativo, ma in forza di una superiore ragione ideale, che è – o dovrebbe essere – costantemente e perennemente viva nella coscienza di ogni Magistrato: la ricerca della verità.

Più facile far finta di credere alla menzogna: il conflitto, la guerra tra Procure, la isolata follia di “schegge impazzite”.
Il disordine desta scandalo: immediatamente va sedato e severamente punito.
Il popolo saprà che è giusto così.
E il sacrificio di pochi varrà la Ragion di Stato.

L’Associazione non intende entrare nel merito. Chiuso.

Nel dolore di questi giorni, Signor Presidente, il mio pensiero corre alle solenni parole che da Lei (secondo quanto riportato dalla stampa) sarebbero state pubblicamente pronunciate pochi attimi dopo l’esemplare “condanna”: “Il sistema dimostra di avere gli anticorpi”.

Dunque, il sistema, ancora una volta, ha dimostrato di saper funzionare.

Mi chiedo, allora, inquieta, a quale “sistema” Lei faccia riferimento.
Quale il “sistema” di cui si sente così orgogliosamente rappresentante e garante.

Un “sistema” che non è in grado di assicurare l’osservanza minima delle regole del vivere civile, l’applicazione e l’esecuzione delle pene?
Un “sistema” in cui vana è resa anche l’affermazione giurisdizionale dei fondamentali diritti dell’essere umano; ove le istanze dei più deboli sono oppresse e calpestato il dolore di chi ancora piange le vittime di sangue?
Un “sistema” in cui l’impegno e il sacrificio silente dei singoli è schiacciato dal peso di una macchina infernale, dagli ingranaggi vetusti ed ormai irrimediabilmente inceppati?
Un “sistema” asservito agli interessi del potere, nel quale è più conveniente rinchiudere la verità in polverosi cassetti e continuare a costellare la carriera di brillanti successi?

Mi dica, Signor Presidente, quali sarebbero gli anticorpi che esso è in grado di generare? Punizioni esemplari a chi è ligio e coraggioso e impunità a chi palesemente delinque?

E quali i virus?

E mi spieghi, ancora, quale sarebbe “il modello di magistrato adeguato al ruolo costituzionale e alla rilevanza degli interessi coinvolti dall’esercizio della giurisdizione” che l’Associazione intenderebbe promuovere?

Ora, il “sistema” che io vedo non è affatto in grado di saper funzionare.
Al contrario, esso è malato, moribondo, affetto da un cancro incurabile, che lo condurrà inesorabilmente alla morte.
E io non voglio farne parte, perché sono viva e voglio costruire qualcosa di buono per i nostri figli.
Ho giurato fedeltà al solo Ordine Giudiziario e allo Stato della Repubblica Italiana.

La repentina violenza con la quale, in risposta ad un gradimento politico, si è sommariamente decisa la privazione delle funzioni inquirenti e l’allontanamento da inchieste in pieno svolgimento nei confronti di Magistrati che hanno solo adempiuto ai propri doveri, rende, francamente, assai sconcertanti i vostri stanchi e vuoti proclami, ormai recitati solo a voi stessi, come in uno specchio spaccato.

Mentre siete distratti dalla visione di qualche accattivante miraggio, faccio un fischio e vi dico che qui sono in gioco i principi dell’autonomia e dell’indipendenza della Giurisdizione. Non gli orticelli privati.

Non vale mai la pena calpestare e lasciar calpestare la dignità degli esseri umani.

Per quanto mi riguarda, so che saprò adempiere con la stessa forza, onestà e professionalità anche funzioni diverse da quelle che mi sono state ingiustamente strappate, nel rispetto assoluto, come sempre, dei principi costituzionali, primo tra tutti quello per cui la Legge deve essere eguale per deboli e potenti.
So di avere accanto le coscienze forti e pure di chi ancora oggi, nonostante tutto, crede e combatte quotidianamente per l’affermazione della legalità.
Ed è per essa che continuerò sempre ad amare ed onorare profondamente questo lavoro.

Signor Presidente, continui a rappresentare se stesso e questa Associazione.
Io preferisco rappresentarmi da sola".

Dott.ssa Gabriella NUZZI
Magistrato

domenica 2 novembre 2008

Colpo di Stato?





















Riporto da :http://www.canisciolti.info/articoli_dettaglio.php?id=16229

Premessa.

Posti di lavoro a rischio, scioperi, agenti provocatori tra i manifestanti, scontri e l’immancabile accusa alla sinistra. La strategia della tensione è iniziata così più di 40 anni fa. Oggi la storia si ripete. Ed allora bisogna domandarsi: chi manovra i fili cosa sta preparando? La risposta non può che venire dall’analisi dei fatti e dalla conoscenza di quanto è successo in passato…visto che il meccanismo adottato pare essere sempre lo stesso. Facciamo, quindi, un’analisi parallela tra quanto successo più di quarant’anni fa ed oggi e cerchiamo di capire, analizzando i fatti, cosa si sta preparando.

I servizi segreti e il segreto di Stato

Iniziamo con il dire che, come in passato è avvenuto per la strategia della tensione, ciò a cui, probabilmente, si deve guardare per capire cosa si sta preparando, è il potere politico e i servizi segreti. Il perché è semplice:

“I servizi segreti sono, in tutto il mondo, organi clandestini del potere politico ed economico. La loro funzione sarebbe quella di garantire la sicurezza dello stato, ma accade spesso che la democrazia sia messa in pericolo proprio dalle attività illegali”. Crediamo di poter affermare che esse si identificano, salvo alcune eccezioni, in una costante tutela dell’illegalità, intesa come protezione dei responsabili di gravi fatti eversivi, sia come abituale depistaggio delle indagini su quei fatti, sia infine come continuo ricorso al comodo paravento del “segreto politico-militare” anche quando è evidente che esso viene invocato per coprire verità scottanti. Da questa continua opera di intralcio sono poi inevitabilmente venute le varie sentenze assolutorie…[1]”

I servizi segreti,inoltre, vanno di pari passo con il segreto di Stato, strumento di cui, nella storia della nostra Repubblica, ne è stato fatto ampio abuso. Anche qui il perché è semplice:





“...il segreto di Stato viene ripartito tra i suoi detentori e li immunizza, ognuno secondo il suo grado di iniziazione, contro la discussione….Il numero dei segreti di Stato che uno conosce diventa la misura del suo rango e dei suoi privilegi in una gerarchia sottilmente graduata. La massa dei dominati è senza segreti: non ha cioè nessun diritto di partecipare al potere, di criticarlo e di sorvegliarlo[2]”

Analisi parallela: Sifar- De Lorenzo e Sismi -Pollari

Scandalo Sifar De Lorenzo


La prima struttura di intelligence della Repubblica italiana (SIFAR) nacque nel 1949 (articolo su questo blog del 06 gennaio 2008 “Quando si dice che il meccanismo è sempre lo stesso”, etichetta servizi segreti).

Obiettivo.

Da un memorandum del Comando generale di Stato maggiore (Jcs) del governo americano, datato 14 maggio 1952 (e rimasto segretissimo sino al 1978), si apprende come il capo del Sifar fosse segretamente vincolato a rispettare gli obbiettivi di un piano permanente di offensiva anticomunista chiamato “demagnetize” (“smagnetizzare”), e consistente in “operazioni politiche, paramilitari e psicologiche atte a ridurre la presenza del Partito comunista in Italia… un obiettivo prioritario che doveva essere raggiunto con qualsiasi mezzo.

Struttura: Gladio.


Nel 1956, grazie ad un accordo segreto tra De Lorenzo e la Cia (ovvero in una situazione di assoluta illegalità costituzionale), nasce Gladio.

La struttura, alle dipendenze dell’Ufficio R del Sifar, era articolata in 40 nuclei, dei quali sei informativi, dieci di sabotaggio, sei di propaganda, sei di evasione e fuga, dodici di guerriglia.

Dal materiale documentale raccolto nel corso delle indagini dal G.I. di Venezia Casson e dai sostituti procuratori militari di Padova, Sergio Dini e Benedetto Roberti, si evince come i gladiatori venissero addestrati a tutta una serie di attività terroristiche:

- con finalità intimidatorie (lancio di bombe contro sedi di partito);

- di provocazione, ovvero pestaggi e azioni che facessero degenerare delle manifestazioni pacifiche in scontri con la polizia ;

- atti di terrorismo da addossare ad altri.

Schedatura illegale.

Nel 1959 il Generale De Lorenzo dà inizio ad una operazione, illecita e segreta, di schedature di cittadini italiani. Tra questi: uomini politici, prelati, vescovi, imprenditori ed altre categorie di interesse rilevante per la vita della nazione

Le notizie raccolte nei fascicoli (spesso estese anche ai famigliari) in alcuni casi, poi, erano assolutamente inventate, quindi di poca utilità ai fini della sicurezza nazionale ma utilissime a scopo ricattatorio.

Golpe Piano Solo

Nel 1964 il Sifar è pronto al colpo di Stato.
Il Golpe, che poi non verrà attuato perché la sinistra accetterà le condizioni poste dai golpisti, prevedeva l’occupazione, da parte della sola Arma dei Carabinieri (di qui la denominazione “Piano Solo”), di obiettivi strategici nelle principali città italiane da attuarsi anche con l’appoggio di “milizie civili”, reclutate in modo clandestino.
Questi gruppi di azione (finanziati principalmente dal massone Vittorio Valletta, Presidente della FIAT) “avrebbero dovuto assecondare questo colpo che il generale De Lorenzo aveva preparato, anche in funzione di agenti provocatori[3]”.

Segreto di Stato


Nel 1967, grazie ad alcuni articoli apparsi sull’Espresso, scoppia lo scandalo Sifar -De Lorenzo.

Il Governo, ovviamente, pone subito il segreto di stato sulle indagini della magistratura e sui documenti inviati alla la Commissione Parlamentare di Inchiesta Bolchini Lombardi (nel 1990, tolto il segreto di stato, si scoprirà che questo era servito a coprire reati gravissimi e ad assicurare l’impunità a chi aveva attentato alla esistenza stessa della democrazia) .

Nel 1969 inizia il periodo del terrorismo e delle stragi.

Ufficialmente Gladio non è mai stata attivata. Il problema però è che compare nelle pagine più buie della storia della nostra Repubblica: omicidio Mattei, Piano Solo, omicidio commissario Luigi Calabresi, strage questura di Milano, Argo 16, sequestro Sossi, omicidio giudice Occorsio, omicidio giudice Amato, Moro, omicidio Toni De Palo, omicidio Mauro Rostagno, omicidio Li Causi (vedi articolo su questo blog del 29 maggio 2008, “Gladio, il principale segreto della Repubblica”, etichette servizi segreti).

Dunque abbiamo visto l’escalation:

1. costituzione di una struttura illegale: gladio con uomini addestrati a tutta una serie di attività terroristiche.
2. schedatura illegittima dei cittadini italiani con notizie false raccolte a scopo ricattatorio
3. apposizione ingiustificata del segreto di stato
4. preparazione di un colpo di stato.

Veniamo a oggi.

Scandalo Sismi – Pollari.

Il 27 settembre 2001 a Roma, il Consiglio dei Ministri, presieduto da Silvio Berlusconi, nomina direttore del SISMI il Generale della Guardia di Finanza Nicolò Pollari (vedi articolo su questo blog del 11 gennaio 2008 “Sismi, Pollari e il meccanismo…sempre lo stesso”, etichette servizi segreti)

Schedature illegali.


Nel 2003 la Procura della Repubblica di Milano, scopre che a Roma, in Via Nazionale, il SISMI dispone di un ufficio deputato ai depistaggi, alla creazione di documenti falsi e al condizionamento della stampa, e vi ritrova un archivio contenente migliaia di note e dossier illegali su politici, magistrati, giornalisti, personaggi del mondo economico- finanziario, ecc....


Responsabile del centro è Pio Pompa, ex dipendente Telecom, in stretto contatto con il direttore del SISMI Nicolò Pollari, a cui invia regolari rapporti.

Obiettivo.

Dalla lettura delle relazioni si evince come il programma preveda di «neutralizzare» e «disarticolare», anche con «eventi traumatici», persone e gruppi indicati come «nemici» non delle istituzioni, ma del presidente del Consiglio allora in carica, Silvio Berlusconi

Segreto di Stato


Ma non basta il Sismi viene coinvolto anche nel sequestro di un Imam avvenuto nel centro di Milano. Pollari viene convocato dalla magistratura per essre interrogato il Governo pone il segreto di Stato.

Falange Armata.

In quel periodo un’altra indagine smaschera migliaia di intercettazioni illegali operate dalla Telecom di Tavaroli a danno di ignari cittadini…ma non solo, a venire alla luce, grazie a dei documenti ritrovati nel corso di una perquisizione, è anche la Falange Armata.


“….organizzazione, con specifiche caratteristiche di guerra psicologica….L'operazione falange armata ha visto i natali dentro le istituzioni dello Stato, i cui responsabili hanno molte medaglie sul petto.
Omicidi, rapine, attentati, sequestri, introduzione in opere militari e politiche, trafugamento di armi istituzionali, addestramento di civili in attività militari, spionaggio politico e militare, intercettazioni illecite, violazione ed utilizzazione di un segreto d'ufficio, peculato, attentato alla democrazia ed altro ancora è ciò che l'operazione falange armata ha posto in essere fra il 1985 ed il 1994 attraverso gli operatori attivati, singolarmente o in piccole squadre… ha gestito e manipolato persone inserite all'interno di uffici istituzionali, che ha gestito l'erogazione di informative depistanti o peggio ancora utili per disattivare un soggetto considerato un rischio per i propri interessi, facendolo arrestare per reati mai avvenuti…fino a rendere il soggetto attenzionato completamente screditato, oppure interdetto, o alla peggio farlo ritrovare morto in circostanze ambigue, legate a strani interessi sessuali…[4]”

Ricordiamo che la Falange armata ha rivendicato, tra le altre cose, le seguenti stragi:


1991
Il 4 gennaio, a Bologna nel quartiere del Pilastro, vengono uccisi tre carabinieri.
La strage è rivendicata dalla Falange Armata.


Il 3 maggio in una armeria di Bologna vengono uccise tre persone.
La strage è rivendicata dalla Falange Armata

1992

Il 23 maggio Giovanni Falcone viene ucciso insieme alla moglie ed alla scorta a Capaci.
La strage viene rivendicata dalla Falange Armata.


Il 19 luglio Paolo Borsellino viene ucciso con alcuni agenti della sua scorta in via d'Amelio a Palermo.
La strage viene rivendicata dalla Falange Armata.

1993


14 maggio esplode una autobomba in via Fauro a Roma. 15 feriti.
La strage viene rivendicata dalla Falange Armata.

27 maggio in Via Dei Georgofili a Firenze esplode una autobomba. 5 morti e 48 feriti.
La strage viene rivendicata dalla Falange Armata.


[A sinistra: il generale dei carabinieri e direttore del SIFAR (1955-1962) Giovanni De Lorenzo. A destra: il generale della Guardia di Finanza e direttore SISMI (2001-2006), e attuale Consigliere di Stato a Palazzo Chigi, Nicolò Pollari]


Riassumiamo i punti di contatto sino ad ora trovati tra i due scandali:

Sifar -De Lorenzo -------------------Sismi -Pollari

dossieraggio illegale -------------------dossieraggio Illegale
Piano “demagnetize” ------------------Piano "neutralizzare"
Gladio -----------------------------------Falange Armata
segreto di Stato-------------------------segreto di Stato
Piano per attuare un Colpo di Stato ----------?

La voce che ancora manca nella colonna di destra è il piano per attuare il colpo di Stato.

Colpo di Stato

Ed allora dobbiamo domandarci: ci sono degli elementi oggi che ci possono far sospettare che il piano per un colpo di stato in realtà sia già pronto? Probabilmente si.
Principalmente gli elementi sono due, vediamo quali:

1. Con la legge 24 febbraio 2006 n. 85, pubblicata in G.U. del 13 marzo 2006, n. 60 con il titolo: “Modifiche al codice penale in materia di reati di opinione”, il legislatore ha, nella sostanza privato di qualsiasi effettiva tutela le istituzioni democratiche del paese.



Le modifiche più importanti apportate dalla legge hanno ben poco a che vedere con i reati di opinione, infatti vengono modificati gli artt:
- 241 c.p. (attentati contro l'indipendenza, l'integrità e l'unità dello Stato);
- 283 c.p. (attentato contro la Costituzione dello Stato);
-289 c.p. (attentato contro organi costituzionali e contro le assemblee regionali)
ovvero le figure di attentato alle istituzioni democratiche del paese.

Con questa modifica, perché sia integrata la fattispecie di reato, gli atti devono essere non solo idonei e diretti, ma anche violenti.


Ma questo significa lasciare senza alcuna difesa le istituzioni democratiche perché una volta che l’atto violento è compiuto il bene è perso.


Inoltre un attentato all'integrità dello Stato, o alla Costituzione, o al funzionamento di organi costituzionali, può venir benissimo perpetrato anche con un abuso di pubblici poteri, senza alcuna violenza.

2. Quest’estate il Governo ha sostanzialmente militarizzato il nostro territorio.Migliaia di soldati sono stati inviati in varie città d’Italia al fianco di polizia e Carabinieri, perché?
Non certo per combattere la camorra, poiché questa non si combatte per strada ma nei centri di potere dove è ben inserita.


Quello che è da sottolineare, invece, è che il governo sta attuando delle politiche che paiono tendere non a ottimizzare le risorse evitando gli sprechi, ma a tagliare i posti di lavoro. Questo, ovviamente, provoca scioperi e manifestazioni che, come vediamo, si prestano all’intervento di agenti provocatori…esattamente come successo 40 anni fa.


Le banche, inoltre, sono in forte difficoltà e c’è il fondato sospetto che le rassicurazioni che ci vengono fornite siano in realtà menzogne. Che succede se avviene il crack? E se, come già successo in Argentina, la gente assaltasse le banche per riavere i suoi soldi?
Cosa succederà allora? Si applicheranno le leggi antiterrorismo contro i cittadini? In caso di insurrezioni popolare i soldati spareranno sulla folla? Forse.

Quello che è certo è che i soldati in tenuta antisommossa sono già presenti nelle nostre strade ed hanno avuto mesi per preparasi studiando il territorio.

[1] Giuseppe De Lutiis, I servizi segreti in Italia, editori riuniti, 1998
[2] Giuseppe De Lutiis, I servizi segreti in Italia, editori riuniti, 1998
[3] Commissione parlamentare di inchiesta, sugli eventi del giugno-luglio 1964, Relazione di maggioranza, cit., 556-557
[4] http://fabiopiselli.blogspot.com/2008/01/11-spionaggio-elettronico-e-falange.html
da paolofranceschetti.blogspot.com - visto su comedonchisciotte.org
31.10.2008

L'erede...



Come fu per la storia del cinema, il passaggio dal bianco e nero al colore , ecco che improvvisamente ( ma neanche tanto ) tutto prende colore , tutto diviene limpido e chiaro. Se ci fossero ancora dubbi sulla esistenza ancora del programma della loggia massonica Propaganda 2 beh è ora che questi dubbi siano messi da parte. Non solo perchè Mr. Gelli passa il testimone al nano , ma perchè tutto l'apparato dello Stato , che in tempi non lontani aveva messo fuorilegge le associazioni segrete , adesso permette ad un pluri inquisito e condannato nonchè fondatore e "venerabile maestro " della P2 di andare in tv a rinverdire i fasti di un tempo . Come mai la censura non è intervenuta qui mentre per i vari Travaglio , Santoro , Gomez ed altri paladini della verità punto e basta non si perde l'occasione di minacciare censure ed editti del cazzo varii. Ho conosciuto farabutti , ladri , bugiardi , criminali, truffatori e approfittatori .. ma mai personaggi che racchiudessero in se tutte queste caratteristiche , ecco perchè "Il Venerabile" passa la consegna al suo pupillo , perchè tra i tanti è l'unico "al completo" . Mi piacerebbe sapere dove son finiti i classici "uomini e basta" .